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Serravalle

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I Santuari terapeutici e gli eremi nel territorio di Serravalle

La definizione di “santuari terapeutici” si riferisce a quei luoghi di culto frequentati al fine di ottenere la guarigione da malattie, per prevenirle o per propiziare la salute del corpo e dell’anima. La presenza di acque “miracolose”, sia sorgenti perenni che temporanee, o il flusso di torrenti e cascate nei pressi di questi luoghi è un elemento caratteristico, riflesso dell’anima del territorio.

Il Santuario della Madonna del Sasso

Il santuario rupestre della Madonna del Sasso risale al XIV – XV secolo. Fu luogo eremitico fino alla metà del ‘900 e conserva ancora resti di affreschi votivi, databili tra il ‘400 e il ‘600, tra cui una Madonna di Loreto e un San Cristoforo di Paolo di Visso (metà del ‘400), oltre ad altre figure attribuite agli Angelucci.

L’edificio, situato su un costone roccioso a strapiombo sul torrente – oggi asciutto e quasi del tutto scomparso – del fosso di Percanestro, si trova in un luogo di rara bellezza paesaggistica. Esternamente è caratterizzato da un portale gotico e feritoie, mentre all’interno il pavimento, interamente ricavato nella roccia naturale, denota un carattere rupestre, tipico degli eremi.

Negli anni ’60 si racconta che vi fosse venerata un’immagine della Madonna scolpita nella pietra, purtroppo trafugata, che diede il nome al santuario. Tale rappresentazione è estremamente interessante se si considera il culto di Cibele, madre terra nel mondo frigio, rappresentata da una pietra nera.

All’interno della chiesa, sulla parete verso monte, era rappresentato il Giudizio Universale, commissionato da Giulio Cesare da Varano, Signore di Camerino e francescano, che spesso veniva a pregare in queste terre durante la seconda metà del ‘400. L’affresco, successivamente staccato e portato nella nuova Chiesa di San Martino, è attribuito a Cristoforo di Jacopo di Marcucciola, discepolo di Bartolomeo di Tommaso. L’opera è articolata su tre fasce: nella fascia inferiore sono rappresentate la Resurrezione dei morti, l’Ascesa degli eletti e le Scene infernali; la fascia centrale è divisa in due parti da una porta chiusa ai cui lati si trovano S. Paolo e S. Pietro; nella zona superiore, il Paradiso è rappresentato da figure aureolate e dal Cristo con angeli adoranti.

Il santuario era considerato terapeutico per tutti i mali e la sua posizione evidenzia il fenomeno del pellegrinaggio legato al francescanesimo.